Some days ago, Isabella Massardo posted some links to articles in Italian about legal translation. I haven’t had time to look at them closely, and as I have only rudimentary Italian I would need a lot of time. So here is one anyway: Paola Apuzzo did not want to do legal translation, but that’s what she finished up doing, and she enjoys it. I must remember to glance into the De Franchis dictionary when I next pass it.
bq. All’inizio della “carriera” di traduttore giuridico, alle prese con vari dubbi esistenziali (“Cosa c’entro io con la traduzione giuridica?!?” e “Chi me l’ha fatto fare?”), ho naturalmente cercato conforto nell’aiuto per eccellenza di tutti i traduttori: il dizionario, nella specie il “Dizionario giuridico” di Francesco de Franchis, edito da Giuffrè. Anche il traduttore alle prime armi sa che il dizionario, per quanto ben fatto e completo (il che, data la velocità con cui si evolve ogni lingua, latino a parte, è pura utopia), non è che un accessorio, fondamentale ma non sempre risolutivo, e che quindi non vi troverà mai tutte le risposte. Ma chi, come me allora, quasi completamente digiuno di diritto, prende per la prima volta in mano il Dizionario del de Franchis, potrebbe perdere ogni speranza: è tutto un fiorire di “grosso modo”, “non esiste un equivalente” e simili locuzioni poco rassicuranti Al secondo tentativo, si strappa i capelli; al terzo strappa direttamente i fogli del tomo. Da queste considerazioni si potrebbe dedurre che il Dizionario in questione non vale niente: nulla di più falso, è un’opera estremamente curata e dettagliata e, per quanto ne so, la più completa nel suo genere.
Francesca Oddone writes about training (I think), and on top of this, the University of Genoa is offering, or is about to offer, a master’s degree in legal translation.